Alcol

Cenni di storia e legge

L’alcol etilico rappresenta la “droga” più antica del mondo occidentale. Le bevande alcoliche sono state usate dall’uomo già dagli albori della storia. Tracce di antiche birrerie si trovano nel 4000 a.C in Egitto e Babilonia. In una serie di poemi scritti in lingua sumerica, attorno ai primi secoli del II millennio a.C. si intende molto bene la centralità del vino nelle vicende umane e nel rapporto tra gli uomini e la divinità. Le più antiche bevande alcoliche erano: birra fermentata e vino a relativamente basso contenuto alcolico. La distillazione fu inventata dagli arabi per aumentare il contenuto alcolico nelle bevande. L’alcol era ritenuto un rimedio per pressochè tutte le malattie come indica il termine “acquavite”.

Fu a partire dal XIX secolo che con la rivoluzione industriale, il fiorire delle distillerie, l’urbanizzazione, la proletarizzazione cominciarono ad essere più evidenti i danni provocati dall’abuso di alcol, tanto che nel 1852 venne introdotta la parola alcolismo.

In Italia la produzione e il consumo di alcol sono parte integrante dell’economia e della cultura; il vino è la bevanda alcolica più consumata, seguito dai superalcolici e dalla birra.

L’alcol è una sostanza legale ma l’acquisto e il consumo sono vietati ai minori di 16 anni (L 125 del 2001).

Cos'è

L’alcol etilico o etanolo è una sostanza liquida ed incolore che si forma per fermentazione e distillazione di frutta e cereali.

Le bevande alcoliche sono tutte quelle che contengono alcol etilico in una determinata concentrazione indicata per legge nella etichetta della bottiglia (solitamente da 10 a 14 per il vino, da 3 a 9 per la birra, da 20 a 30 per i liquori, da 40 a 50 e oltre per whisky e grappe).

L’alcol è un depressore del Sistema Nervoso Centrale.

Cosa ti potrebbe succedere

Gli effetti variano da persona a persona, dallo stato psicofisico di chi assume la sostanza (generale e specifico nel momento dell’assunzione), dalle sue aspettative, dalla sua sensibilità alla sostanza, dalle modalità di assunzione, dalla quantità assunta, dalla combinazione tra principio attivo e sostanze da taglio aggiunte e dal contesto dell’assunzione.

La cocaina può essere assunta con diverse modalità: per via nasale (sniffata), o orale (fumata), o inalandone i vapori della sostanza riscaldata (crack) e anche per via endovenosa. La sostanza provoca aumento della pressione sanguinea e accelerazione della frequenza cardiaca, oltre a nausea e cefalea, sudorazione, brividi, broncospasmi e iperventilazione, tremori muscolari, ritenzione urinaria e inibizione dell’eiaculazione. L’iperattivazione dell’apparato cardiovascolare, insieme alla vasocostrizione, possono essere causa di infarto, ictus e gravi aritmie.

Nella fase iniziale dell’assunzione la cocaina genera una sensazione di euforia e benessere, aumenta le capacità di lavoro e di attenzione, la voglia di parlare e muoversi; incrementa il desiderio sessuale e la forza muscolare, riduce la sensazione di fatica, di fame e il bisogno di dormire. Aumenta la sicurezza e la fiducia nelle proprie possibilità, limitando la capacità critica e di giudizio in relazione alle conseguenze delle proprie azioni. Successivamente, l’euforia lascia il posto ad uno stato di malessere, depressione ed agitazione. La persona che abusa di cocaina potrebbe avere allucinazioni ed ideazioni suicidarie.

Quando si smette di prendere cocaina subentra la fase del down che può durare anche parecchie settimane: ci si sente spenti, vuoti, si cerca la calma ma si diventa sempre più nervosi. Chi usa cocaina frequentemente non è più capace di riposare, di nutrirsi adeguatamente e regolarmente, di concentrarsi e ciò provoca notevoli sbalzi di umore spesso caratterizzati da depressione, paranoia, ostilità, ansia. La cocaina provoca dipendenza e i sintomi dell’astinenza hanno una grande variabilità individuale.

Riduzione dei rischi

La sostanza reperibile generalmente non è cocaina pura e provenendo dal mercato illegale non è possibile conoscere la vera composizione e la concentrazione di principio attivo. Se la modalità di assunzione è quella endovenosa aumentano il rischio di overdose e di trasmissione di malattie infettive (come setticemie, endocarditi, epatiti, HIV); se è quella nasale si possono causare danni al naso, con riduzione notevole della capacità olfattiva e, anche con questa modalità di assunzione, c’è il rischio di trasmissione di malattie infettive. E’ indispensabile usare siringhe e cannucce monouso e sterili da non condividere. I mix con altre sostanze vanno sempre evitati: assumere più sostanze contemporaneamente è un fattore di pericolo perché non sono prevedibili gli effetti prodotti dall’interazione. In particolare l’assunzione contemporanea di cocaina e alcol determina la  produzione nell’organismo di cocaetilene, sostanza ad elevata cardio-tossicità che aumenta i rischi di infarto e di mortalità per cause cardiovascolari.

Secondo il Codice della Strada è vietata la guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti.

IN CASO DI MALESSERE E/O MALORE, DURANTE O DOPO L’ASSUNZIONE, E’ IMPORTANTE NON SOTTOVALUTARE I SINTOMI E CHIAMARE IL 118 O CONSULTARE UN MEDICO.