L’alcol etilico rappresenta la “droga” più antica del mondo occidentale. Le bevande alcoliche sono state usate dall’uomo già dagli albori della storia. Tracce di antiche birrerie si trovano nel 4000 a.C in Egitto e Babilonia. In una serie di poemi scritti in lingua sumerica, attorno ai primi secoli del II millennio a.C. si intende molto bene la centralità del vino nelle vicende umane e nel rapporto tra gli uomini e la divinità. Le più antiche bevande alcoliche erano: birra fermentata e vino a relativamente basso contenuto alcolico. La distillazione fu inventata dagli arabi per aumentare il contenuto alcolico nelle bevande. L’alcol era ritenuto un rimedio per pressochè tutte le malattie come indica il termine “acquavite”.
Fu a partire dal XIX secolo che con la rivoluzione industriale, il fiorire delle distillerie, l’urbanizzazione, la proletarizzazione cominciarono ad essere più evidenti i danni provocati dall’abuso di alcol, tanto che nel 1852 venne introdotta la parola alcolismo.
In Italia la produzione e il consumo di alcol sono parte integrante dell’economia e della cultura; il vino è la bevanda alcolica più consumata, seguito dai superalcolici e dalla birra.
L’alcol è una sostanza legale ma l’acquisto e il consumo sono vietati ai minori di 16 anni (L 125 del 2001).