Cannabis

Cenni di storia e legge

La Cannabis Sativa è una pianta erbacea a ciclo annuale di cui ne esistono differenti specie (indica, americana, africana), che cresce nelle zone a clima temperato. La cannabis probabilmente è originaria dell’Asia ed è una delle più antiche piante che siano state coltivate. Durante la crescita, la pianta si differenzia in maschile e femminile e in condizioni ottimali può superare i tre metri d’altezza. La pianta femminile all’estremità delle sue cime fiorite, produce una resina che contiene principi psicoattivi.

La legge italiana attualmente in vigore è la n.49 del 2006 e sancisce la cannabis come sostanza illegale.

Cos'è

La marijuana e l’hashish derivano dalla cannabis. La marijuana è un miscuglio di infiorescenze e foglie di cannabis essiccate, tale preparato è anche conosciuto come ganjia, kif o bangi. L’hashish è chiamata la resina della pianta pressata. I due preparati differiscono in maniera significativa l’uno dall’altro, infatti l’hashish ha una concentrazione di principio attivo superiore. La marijuana viene usualmente consumata sotto forma di sigarette fatte a mano, comunemente denominate spinelli o canne. L’hashish viene per lo più miscelato al comune tabacco e assunto in maniera analoga. Nelle differenti culture esistono poi una varietà di pipe o bong utilizzati per il consumo di questa sostanza. Il fumo inalato provoca il suo effetto dopo pochi minuti. Marijuana e hashish vengono usati anche per preparare the o come ingrediente nei cibi. L’assorbimento della sostanza attraverso il tratto gastrointestinale è considerevolmente più lento e quando si utilizza questa via di assunzione l’effetto inizia in genere dopo almeno un’ora e declina più lentamente della via inalatoria.

Il principio attivo della cannabis è il THC (tetraidrocannabinolo) ed è il responsabile degli effetti psicoattivi della sostanza. Quando la sostanza viene fumata il THC passa dai polmoni a tutto il corpo, incluso il cervello, attraverso il flusso sanguigno.

Nel cervello il THC si lega ai recettori dei cannabinoidi, situati sulle cellule nervose che regolano la coordinazione, l’apprendimento, la memoria.

Cosa ti potrebbe succedere

Gli effetti variano da persona a persona, dallo stato di salute di chi assume la sostanza e dalla modalità e dalla quantità di assunzione.

Pochi minuti dopo l’inalazione del fumo di cannabis si riscontra un’accelerazione del battito cardiaco, le vie bronchiali si rilassano, gli occhi si arrossano, si ha secchezza delle fauci.

Quando il THC entra nel cervello produce immediatamente una sensazione di euforia, i colori e i suoni possono sembrare più intensi, il tempo sembra trascorrere più lentamente, si può provare una piacevole sensazione di benessere, accompagnata da una tendenza alla tranquillità ed alla introspezione, in cui si alternano fasi di ilarità e fasi di silenzio contemplativo. Può provocare inoltre ansia, paura, diffidenza nei confronti degli altri, panico.

L’uso di cannabis potrebbe indurre dipendenza psicologica. Provoca tolleranza, ciò significa che è necessario aumentare la quantità assunta per raggiungere gli effetti.

Il consumo prolungato di cannabis danneggia l’abilità di memorizzare eventi, diminuisce la coordinazione, causa deficit dell’attenzione.

Riduzione dei rischi

La maggior parte di cannabis reperibile proviene dal mercato illegale per cui non è possibile conoscere la concentrazione di principio attivo e la vera composizione che dipende anche dalle sostanze da taglio aggiunte, per esempio sabbia e catrame.

Quando il consumo di cannabis viene associato, contemporaneamente, a quello di alcol si possono verificare delle importanti modificazioni dei livelli di glicemia e dei valori della pressione arteriosa, in genere sono di breve durata ma non devono essere sottovalutati.

Sotto effetto di sostanze psicotrope sarebbe opportuno evitare di mettersi alla guida di qualsiasi mezzo di locomozione.

IN CASO DI MALESSERE E/O MALORE, DURANTE O DOPO L’ASSUNZIONE, E’ IMPORTANTE NON SOTTOVALUTARE I SINTOMI E CHIAMARE IL 118 O CONSULTARE UN MEDICO.