funghetti

Cenni di storia e legge

Per molte popolazioni l’uso di allucinogeni è stato centrale nei riti presieduti da sciamani o curanderos, che rappresentano un tramite tra uomini e divinità; gli effetti divinatori e magici narrati sono: entrare in contatto con spiriti o dei, diagnosticare malattie, ritrovare oggetti persi, scoprire autori di furti e delitti. Negli anni ’30 sono state ritrovate, sull’altipiano del Tassili nel deserto del Sahara dell’Algeria, pitture rupestri raffiguranti l’uso di funghi allucinogeni, risalenti a 9000/7000 anni fa. La riscoperta dei funghi allucinogeni si deve a due ricercatori, Wasson e Hofmann, che negli anni ’50 conobbero la curandera messicana Maria Sabina; in breve il loro uso si diffuse nelle fasce giovanili statunitensi ed europee. Questa espansione dei consumi portò all’inserimento dei funghetti tra le sostanze illegali.

La legge italiana sancisce i funghi allucinogeni come sostanze illegali.

Cosa sono

Il fungo allucinogeno cresce praticamente ovunque ed è considerato la più antica droga nota all’umanità. Tradizionalmente i funghiallucinogeni sono utilizzati a scopo medico e rituale in diversi luoghi del mondo (Sud-est asiatico, America centrale e America latina). I più conosciuti sono gli psilo, i messicani e gli hawaiani. I funghi allucinogeni possono essere consumati freschi o essiccati, ma possono anche essere trasformati in una polvere bianca. I funghi di piccole dimensioni, appartenenti ai generi Conocybe, Psilocybe, Stropharia, Panaeolus, crescono spontaneamente in tutto il mondo esclusi i Poli. E’ possibile coltivare funghi allucinogeni: esistono, infatti, diverse varietà di semi di funghi coltivati e poi venduti essiccati sul mercato illecito. Il nome della specie più comune Psilocybe viene dal greco: psilos (nudo) e kube (testa), convertito nel latino moderno in “psilocybe” ovvero “testa pelata”, che descrive l’aspetto di questi funghi. Gli agenti attivi, responsabili dell’effetto psicoattivo di questi funghi, sono principalmente la psilocina (4-idrossi-N,N-dimetiltriptamina) e psilocibina (O-fosforil-4-idrossi-N.N dimetiltriptamina) ed agiscono alterando le normali funzioni delle connessioni nervose del nostro cervello (sinapsi). L’alterazione delle interconnessioni tra i molti miliardi di cellule cerebrali da cui dipendono le più elevate funzioni intellettive ed emozionali sono responsabili dell’effetto psichedelico di questi funghi. Si possono ingerire secchi o freschi e in tisane. Gli effetti si avvertono dopo circa mezz’ora, a volte anche dopo due ore, e si protraggono in media per 4-6 ore.

Cosa ti potrebbe succedere

Gli effetti variano da persona a persona, dallo stato psicofisico di chi assume la sostanza (generale e specifico nel momento dell’assunzione), dalle sue aspettative, dalla sua sensibilità alla sostanza, dalle modalità di assunzione, dalla quantità assunta, dalla combinazione tra principio attivo e sostanze da taglio aggiunte e dal contesto dell’assunzione.

Sotto l’effetto dei funghi si hanno i seguenti sintomi: dilatazione delle pupille, aumento della pressione sanguigna, bocca asciutta, sudorazione, frequenti sbadigli, stanchezza e si fa più fatica a respirare. In alcuni casi, si può avvertire un senso di nausea e vomito. Tramite l’effetto di queste sostanze psico-attive il cervello entra artificialmente in una sorta di stato di trance che normalmente si presenta solo nei sogni e, nonostante ciò, si ha la sensazione di trovarsi per molte ore in uno stato di ipervigilanza. I funghi possono intensificare ed alterare la percezione sensoriale e si possono vivere intense allucinazioni visive. La realtà percepita dagli occhi viene reinterpretata dal cervello in forme, colori e immagini diverse. I suoni prendono colore, gli oggetti cominciano a mostrare la loro energia. Più le idee scorrono velocemente, più diventa difficile esprimerle oralmente. Anche le sensazioni uditive, olfattive, gustative e tattili possono essere più intense e profondamente distorte. Si perde la nozione del tempo. I funghi allucinogeni non provocano dipendenza fisica ma generano tolleranza e quindi per avere gli stessi effetti va aumentata la quantità. Rischi maggiori dipendono da un’eccessiva frequenza di consumo, da una dose troppo forte ed anche dalla soggettività di chi ne fa uso. I rischi dell’uso di questa sostanza si situano maggiormente a livello psichico. Si tratta, infatti, di un’esperienza complessa e che si prolunga per più ore, tanto che per alcune persone potrebbe risultare difficile da gestire. Tra i rischi possibili si ricordano: il bad trip (brutto viaggio), crisi più o meno gravi di ansia, di panico o di angoscia; i flashback (ritorni), ovvero l’improvvisa comparsa delle sensazioni alterate a distanza di tempo dell’assunzione, che potrebbero intaccare l’equilibrio psichico.

Riduzione dei rischi

Queste sostanze non vanno assunte se si hanno disturbi fisici (malattie cardiache e circolatorie) e/o psichici. Chi assume neurolettici o antistaminici dovrebbe evitare l’uso di questi funghi per importanti controindicazioni e perchè si annullano gli effetti di questi medicinali, con il rischio di comparsa dei sintomi. In caso di assunzione sarebbe meglio non mangiare per le 6 o 8 ore che precedono il consumo in modo da non incorrere in nausee e vomito. Andrebbero consumati solo in un contesto in cui ci si sente a proprio agio, in presenza di persone esperte (sitter) che possono accompagnare fino al termine degli effetti: durante il viaggio (trip), soprattutto nei casi di bad trip, è importante rassicurare la persona e focalizzare l’attenzione sul fatto che ciò che sta provando passerà con il termine dell’effetto della sostanza. Durante l’effetto allucinogeno, inoltre, aumentano i rischi di annegamento (piscine, fiumi, mare), di procurarsi ferite, di cadute da altezze (terrazzi, scale, finestre, precipizi). E’ opportuno evitare di assumere in strada e in altri luoghi affollati o pericolosi. I mix con altre sostanze vanno evitati: assumere più sostanze contemporaneamente è sempre un fattore di pericolo perché non sono prevedibili i rischi prodotti dall’interazione.

Secondo il Codice della Strada è vietata la guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti.

IN CASO DI MALESSERE E/O MALORE, DURANTE O DOPO L’ASSUNZIONE, E’ IMPORTANTE NON SOTTOVALUTARE I SINTOMI E CHIAMARE IL 118 O CONSULTARE UN MEDICO.